COSENZA, 26 GIUGNO – Sevizie botte e torture. E ancora bruciature su gambe e braccia. È quanto un bimbo di soli sei anni ha subito nel tempo da parte dei propri genitori. A San Marco Argentano, provincia di Cosenza, nessuno avrebbe mai immaginato quali atti vergognosi si perpetravano all’interno delle mura domestiche di quella famiglia. Non solo maltrattamenti ma anche violenze sessuali che hanno infine portato all’arresto dei genitori del piccolo da parte dei carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, ordinato dal procuratore della Repubblica Dario Granieri.
Cresciuto sommerso da innumerevoli paure il piccolo era costretto a osservare i propri genitori impegnati in rapporti sessuali e in seguito obbligato a ripetere le stesse azioni con la madre, mentre il padre lo violentava con oggetti di vario genere inducendolo inoltre a rapporti orali. I due coniugi avevano avuto in precedenza altri tre figli dati tutti in adozione, ed anche quest’ultimo era stato affidato ad una coppia di extracomunitari che a loro volta avrebbero molestato più volte il minore.
L’arrivo nella casa famiglia ha segnato finalmente la fine alle torture inflitte dai genitori “orchi”, i due infatti, nullafacenti, non erano più in grado di poterlo accudire. Durante le visite dei medici, degli assistenti sociali e del sostituto commissario Maria Rosaria Cappiello, il piccolo aveva mostrato evidenti e particolari atteggiamenti come un linguaggio volgare e il toccarsi le parti intime per farsi capire, segni lampanti di violenze psicologiche subite.
Esami e perizie hanno dunque confermato gli orrori commessi sul bambino. Nell’abitazione della coppia, in seguito alla perquisizione, sono stati rinvenuti materiali e tracce delle violenze commesse.
Sabrina Spagnoli