PARMA, 23 Giugno – Questa notte intorno alle 4.45 sulla A1 nel parmense un’automobile precipita dal cavalcavia di via Cremonense, l’impatto coinvolge nell’incidente un’altra autovettura che transitava nella carreggiata sottostante. In seguito all’accaduto, con conseguente maxitamponamento a catena, l’autostrada viene chiusa tra l’allacciamento della A1 con la A15 e Parma, in direzione Bologna. All’altezza dell’uscita obbligatoria si è formata una coda di nove chilometri a partire da Fidenza.
A causare l’incidente una 27enne albanese che è precipitata insieme alla sua autovettura dal cavalcavia n.107 di via Cremonense al km 103 dell’autostrada. La donna, morta sul colpo inseguito all’impatto, ha provocato la morte di altre due persone, un uomo di 72 anni e una donna di 71, i quali si trovavano nella carreggiata sottostante, nell’auto con cui quella della ragazza si è scontrata dopo alla caduta. L’incidente ha innescato una serie di tamponamenti che hano provocato altri 8 feriti oltre ai 3 deceduti sul colpo.
Sul luogo dell’incidente sono intervenute le pattuglie della polizia stradale, vigili del fuoco, i soccorsi meccanici e sanitari e operatori della Direzione Secondo Tronco di Milano. Poco dopo le 8,30 è stato riaperto sull’A1 Milano-Napoli, in direzione di Bologna, il tratto
compreso tra il bivio per la A15 della Cisa e Parma. Rimangono però lunghe code fino a 18 km a partire da Fiorenzuola. Chi è diretto a Bologna, informa l’Anas, può percorrere la A15, uscire a Parma ovest e rientrare sulla A1 a Parma; o in alternativa, uscire a Fiorenzuola o Fidenza e attraverso la via Emilia rientrare in autostrada a Parma. Per le lunghe percorrenze, a chi è diretto a sud, Autostrade continua a consigliare di percorrere la A21, la A7, la A12 e la A11. La Protezione civile della Provincia di Parma, intanto, ha mobilitato il proprio personale per assistere gli automobilisti rimasti bloccati in coda sull’Autosole dopo l’ incidente. L’assessore provinciale Andrea Fellini ha riferito che alle persone sono stati forniti acqua minerale e generi di conforto.
Antonia Silvestro