CASERTA, 21 Giugno – Tragedia in una caserma nel casertano. Due carabinieri, Angelo Simone, ultracinquantenne, e Tommasino Nella, 40enne, sono morti in una sparatoria all’interno della caserma di Mignano Montelungo, nel Casertano. Il primo era maresciallo, comandante dei carabinieri del luogo e residente ad Alvignano, un centro a non molta distanza dal luogo della tragedia, che tra l’altro nel 2009 partecipò all’arresto di Giuseppe Setola, il boss del clan dei Casalesi. Il secondo invece era il suo vice, Tommasino Nella, poco più che quarantenne, residente a Sora in provincia di Frosinone e proveniente da una famiglia di militari.
Secondo quanto si è appreso, i due avrebbero iniziato un litigio che poi sarebbe sfociato in una sparatoria con le armi di ordinanza. Si tratterebbe di un episodio di omicidio-suicidio. In un primo tempo era stata avanzata l’ipotesi di una pista passionale, in seguito smentita. All’origine della sparatoria nella caserma di Mignano invece ci sarebbero stati dissidi per questioni di servizio tra il comandante della stazione ed il vice. I due militari comunque, il comandante Angelo Simone, e il vice della caserma Tommaso Nella, sarebbero usciti in mattinata in auto per servizio. Al rientro in caserma, poco prima delle dieci, la lite e gli spari: il comandante avrebbe sparato al commilitone uccidendolo e poi avrebbe rivolto l’arma contro di se suicidandosi.
Il carabiniere che faceva da piantone ha udito gli spari, è accorso subito ed ha trovato i due cadaveri. Poco dopo l’uomo è stato portato in ospedale dall’ambulanza perché in stato di choc. Sul posto, tra l’altro,è arrivato il comandante della Legione Campania, generale Carmine Adinolfi, i carabinieri del reparto operativo di Caserta e un pm della procura di Cassino. Fuori dalla caserma si è radunata anche una folla di curiosi.
Sabrina Bachini