BRINDISI, 19 Giugno – Giovanni Vanataggiato, presunto responsabile dell’attentato di Brindisi, rivela agli inquirenti di essere stato il responsabili di un altro attentato, che sarebbe avvenuto nel 2008. Il movente è sempre lo stesso, almeno da quel che appare, ovvero: vendetta personale. Vantaggiato decise, anche in quel caso, di “farsi giustizia da solo” ai danni di un presunto truffatore che gli avrebbe sottratto dei soldi.
Durante l’interrogatorio svoltosi ieri in carcere Giovanni Vantaggiato, reo confesso dell’attentato esplosivo avvenuto il 19 maggio scorso davanti all’istituto superiore ‘Morvillo-Falcone’ di Brindisi in cui è morta la studentessa 16enne Melissa Bassi, ha ammesso di essere il responsabile di un altro attentato, avvenuto nel 2008 a Torre Santa Susanna ai danni dell’imprenditore agricolo Cosimo Parato. Lo ha riferito l’avvocato Franco Orlando, legale di Vantaggiato. Vantaggiato riteneva Parato il responsabile di un truffa ai suoi danni relativa a una fornitura di gasolio non pagata per un ammontare di circa 300mila euro. L’esplosivo, in quell’occasione, fu collocato sulla bicicletta della vittima, che rimase gravemente ferita.
Vantaggiato è stato interrogato in carcere dai pm Guglielmo Cataldi della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce e Milto De Nozza della Procura di Brindisi applicato alla Dda, alla presenza dell’avvocato Franco Orlando. Subito dopo l’interrogatorio, protrattosi per diverse ore, ha ricevuto anche la visita del consulente della difesa, il criminologo Francesco Bruno.
Antonia Silvestro