BRINDISI, 18 Giugno – Esami di fine anno in ospedale per una delle ragazze ferite nell’attentato di Brindisi nel quale è stata uccisa Melissa Bassi. La giovane è ricoverata nel reparto grandi ustioni ha chiesto di sostenere comunque le prove di qualifica previste al termine del terzo anno, per non perdere l’anno scolastico. Riunita al di là di un vetro, la commissione ha interrogato la ragazza attraverso un citofono. Pare che la prova sia stata superata brillantemente. In miglioramento le condizioni di tutte le ragazze ferite.
Il killer verrà sentito questa mattina nel carcere di Lecce, dove si trova dal momento del suo arresto. Inoltre, pare che Vantaggiato abbia fatto sapere con una memoria scritta al suo legale, Federico Orlando, che non avrebbe nulla a che fare né con l’attentato a Cosimo Parato del febbraio 2008, né tantomeno con quello a Cosimo Serrati del maggio 1993. Gli inquirenti, tuttavia, stanno continuando a passare al setaccio tutti coloro che hanno avuto rapporti economici con Vantaggiato e soprattutto chi ha danneggiato gli affari dell’autore della strage di Brindisi.
Gli investigatori sono infatti convinti che ciò che ha spinto Vantaggiato a mettere in atto la strage nei pressi della scuola Morvillo Falcone sia la voglia di rivalsa e la rabbia verso chi ha danneggiato la sua azienda, come appunto Cosimo Serrati, che quando era amministratore straordinario della Usl di Copertino si rifiutò di pagare a Vantaggiato le forniture di gasolio ricevute in passato. L’uomo, inoltre, sembra non avesse alcuna intenzione di fermarsi dopo la strage di Brindisi. È sempre più forte, infatti, la convinzione che le bombole di gas trovate nel podere di proprietà del padre qualche giorno fa servissero per preparare un nuovo micidiale ordigno con il quale perpetrare un altro folle gesto come quello del 19 maggio scorso.
Sabato Vantaggiato ha incontrato di nuovo il suo legale. Oggetto della discussione, secondo le indiscrezioni trapelate sul web e sui giornali, l’incontro di oggi con i magistrati e il ricorso al Riesame con il quale l’avvocato Orlando cercherà di far cancellare dal capo d’imputazione del suo assistito l’aggrevante della finalità terroristica. Un’aggravante che è stata inserita più che altro per consentire alla Dda di Lecce di sottrarre il processo alla sede di Brindisi.
Valentina Ferrari