MILANO, 12 Giugno – Artefice del dramma è il notaio Vincenzo Ialenti, residente in Piazza Lega lombarda 1, dove ha inscenato il crimine. Per uccidere la sua amante di origine lettone, di soli 29 anni, ha usato una pistola semiautomatica beretta 7,65, i cui bossoli sono stati ritrovati dalla squadra mobile di Milano nell’appartamento, dove stamattina alle 10.15 i Vigili del Fuoco hanno fatto irruzione da una finestra, trovando i due corpi senza vita. L’uomo si è infatti tolto la vita subito dopo aver commesso l’omicidio.
Secondo le ricostruzioni della Polizia e degli investigatori, tutto sarebbe cominciato domenica sera, alla fine dell’incontro calcistico Spagna-Italia, quando è stato udito un urlo dalla voce femminile e subito dopo uno sparo, confuso però con gli schiamazzi dei tifosi. La chiamata alle forze dell’ordine è giunta dalla madre dell’omicida, preoccupata di non aver ricevuto la chiamata mattutina consueta del figlio. L’uomo, nato a Novara, che praticava la professione notarile dal 2000, era sposato e lascia anche una figlia. Alla moglie ha lasciato un ultimo biglietto prima del suicidio, dove si incolpa dell’intera situazione e descrivendo la moglie come una donna fantastica e dolcissima.
Norma Pasi