NAPOLI, 6 Giugno – Questa mattina, una vasta operazione dei Carabinieri ha determinato l’arresto di 47 persone del mondo della criminalità organizzata, riconducibili soprattutto al clan Mallardo, attivo a Giugliano, in Campania. Un duro colpo per la Camorra, quindi. Le ordinanze di custodia cautelare sono state autorizzate dal gip del tribunale di Napoli, ma gli interventi hanno interessato Campania, Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Lazio e Lombardia. Sugli indagati pendono ora accuse che vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, all’estorsione, alla detenzione di armi da guerra.
Il blitz di oggi segue le indagini del Ros avviate nel 2009 e coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli. Gli investigatori hanno portato alla luce la nuova struttura del clan Mallardo, che è riuscito a riorganizzarsi dopo l’arresto nel 2003 dei capi storici, i fratelli Giuseppe e Francesco Mallardo, condannati all’ergastolo. Dalle indagini è infatti emerso che il clan manteneva ancora il controllo sul territorio grazie ai nuovi rapporti allacciati con i clan Licciardi di Secondigliano, e la fazione Bidognetti di Casal di Principe. Un gruppo misto della camorra, dunque, con a capo un direttorio formato da Francesco Diana, Giuseppe Trambarulo e Giuseppe Pellegrino, in rappresentanza dei Bidognetti, dei Licciardi e dei Mallardo, per la gestione dei traffici di droga, dei giri di estorsione e di altre attività illecite nell’area di Napoli e di Caserta. Oltre ai 47 arresti, sono stati sottoposti a un provvedimento di sequestro preventivo beni per il valore di parecchi milioni di euro, tra cui beni mobili, immobili, società, quote di un supermercato e uno yacht intestato ad alcuni prestanome.
Martina Bezzini