MANTOVA, 31 Maggio – Ammontano a oltre 150 milioni di euro i danni al settore lattiero-caseario causati dal sisma, con quasi un milione di forme tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano rovinate. È il bilancio stilato da Fedagri (Federazione Nazionale delle Cooperative Agricole ed Agroalimentari) al termine di un incontro a Mantova con Confcooperative Emilia Romagna e Confcooperative Lombardia insieme ai due Consorzi di tutela, per analizzare i danni al comparto, in particolare ai caseifici cooperativi e per individuare le azioni necessarie da mettere in atto.
“Il danno ad oggi – afferma il presidente Fedagri, Maurizio Gardini – è di 981.800 forme danneggiate, di cui 631.800 di Parmigiano Reggiano e 350mila di Grana Padano; oltre 150 milioni di danni realisticamente calcolabili, al netto delle forme che potranno essere recuperate e destinate alla prosecuzione della stagionatura”.
Stefano Berni, direttore generale del Consorzio, spiega la condizione dei caseifici “Per i 9 caseifici e ai 4 magazzini colpiti duramente da questa sciagura è stata decisa la sospensione dei pagamenti delle rate consortili e le forme distrutte saranno considerate come mai prodotte. Il formaggio danneggiato andrà nelle celle frigo per essere destinato alla fusione con un intervento auspicabile della Comunità Europea per gli indigenti”. Ma la buona volontà dei produttori e lo sforzo del Consorzio da soli non bastano: “mai come in questo momento – sottolinea Benni – è importante sostenere la filiera della qualità. Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono veri fiori all’occhiello del made in Italy e in questo momento difficile l’appello è quello di acquistare solo formaggio di qualità, marchiato e certificato. Attenzione – avverte – a non farvi ingannare da similari o scimmiottature che nulla hanno a che vedere con il Grana Padano vero, quello prodotto nelle zone colpite dal terremoto, o da possibili speculazioni che in frangenti come questo possono verificarsi ai danni dei consumatori”. L’appello del Consorzio si estende anche ai ristoratori, ai commercianti, alle catene della distribuzione affinchè aiutino i produttori a reagire e a superare questa tragedia.
Valentina Ferrari