ROMA, 29 Maggio – L’emergenza in Emilia diventa sempre più drammatica. Questa mattina ripetute scosse di terremoto hanno sconvolto il modenese: 15 vittime accertate fin’ora. Lo sciame sismico è iniziato alle 9, con una scossa di magnitudo 5.8 della scala Richter, a cui ne sono seguite almeno altre 8 scosse, di magnitudo compresa tra 4.0 e 2.9, con epicentro tra le province di Mantova, Reggio Emilia e Modena. Poi alle 12:56 la terra ha tremato di nuovo, per 30 secondi continuativi. E ancora due forti episodi a distanza di quattro minuti l’uno dall’altro, di magnitudo 5.1, avvertite anche nel Veneto, a Bologna, Firenze e Milano, dove alcuni edifici sono stati evacuati scatenando il panico tra le persone per strada. Come riportato dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dunque, solo stamattina si sono registrate più di 30 scosse di magnitudo superiore a 3.0.
Secondo l’ultimo comunicato del 118 portato al capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che sta coordinando i soccorsi, le morti nel modenese fin’ora accertate sono 15. Tra queste, si contano due vittime a Mirandola e una a Finale Emilia, tre operai a San Felice sul Panaro, morti per il crollo dei capannoni industriali dove si trovavano, stessa sorte per due lavoratori della Bgg di San Giacomo Roncole, un anziano a Concordia, due donne a Cavezzo, di cui una sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi e il parroco di Rovereto di Novi. Come ha riportato il sottosegretario Antonio Catricalà in un’informativa al Senato, al bilancio delle vittime, ancora provvisorio, vanno aggiunti sette dispersi e circa 200 feriti, mentre gli sfollati sarebbero 8mila, oltre ai 6mila del sisma del 20 Maggio.
Il premier Monti, in conferenza stampa, ha fatto sapere che “domani il Consiglio dei ministri prenderà i provvedimenti necessari” per far fronte all’emergenza attuale e studiare il piano per la ricostruzione. Il governo, inoltre, intende proclamare per il prossimo 4 giugno una giornata di lutto nazionale per il sisma che ha colpito l’Emilia.
Martina Bezzini