ROMA, 25 Maggio – Il presidente della banca vaticana, Ettore Gotti Tedeschi è stato sfiduciato oggi dal Consiglio di Sovrintendenza dello Ior. Una dichiarazione della sala stampa della Santa Sede fa sapere che il board dello Ior “ha adottato all’unanimità un voto di sfiducia del presidente, per non avere svolto varie funzioni di primaria importanza per il suo ufficio.” Alla base di questa decisione ci sarebbero alcuni dissidi interni all’istituto e le indiscrezioni che circolano da diversi giorni sul mancato ingresso nella “white list” degli istituti virtuosi in materia di anti-riciclaggio. “Il 24 maggio 2012 – si legge nella nota – il Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto per le Opere di Religione si è riunito in sessione ordinaria. Fra i temi in agenda, c’era ancora una volta la governance dell’Istituto.” “Nel tempo – prosegue il comunicato – questa ha destato progressiva preoccupazione nel Consiglio e, nonostante ripetute comunicazioni in tal senso al professor Gotti Tedeschi, Presidente dell’Ior, la situazione si è ulteriormente deteriorata.”
L’ex presidente della banca vaticana non ha voluto, per il momento, rilasciare commenti riguardo alla decisione presa dal Consiglio di Sovrintendenza. Contattato telefonicamente dall’Ansa, ha infatti affermato: “Preferisco non dire nulla, altrimenti dovrei dire solo brutte parole”. Gotti Tedeschi era stato chiamato alla presidenza dello Ior nel 2009, per portare avanti l’operazione trasparenza voluta da Benedetto XVI. In passato era stato presidente di Santander Consumer Bank Italia e consigliere di Giulio Tremonti durante il quarto governo Berlusconi.
Il board dello Ior fa sapere, nel comunicato, che “i membri del Consiglio sono rattristati per gli avvenimenti che hanno condotto al voto di sfiducia, ma considerano che quest’azione sia importante per mantenere la vitalità dell’Istituto.” Per quanto riguarda l’immediato futuro, il Consiglio di Sovrintendenza “guarda avanti, al processo di ricerca di un nuovo ed eccellente Presidente, che aiuterà l’Istituto a ripristinare efficaci ed ampie relazioni fra l’Istituto e la comunità finanziaria, basate sul mutuo rispetto di standards bancari internazionalmente accettati.”
Francesca Garreffa