Taranto: sindaco rinuncia alla scorta, ma gira armato. E’ polemica

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TARANTO, 23 Maggio – A Taranto, Ippazio Stefàno, esponente di Sel alla guida di una coalizione di centrosinistra, si è riconfermato alla carica di sindaco con il 69,67% dei voti. Tuttavia, ciò di cui i cittadini non fanno altro che discutere è l’immagine che lo ritrae con una pistola. Pubblicata sulla rivista locale wemag.it, la fotografia è stata scattata durante i festeggiamenti per la vittoria al ballottaggio, a discapito di Mario Cito, candidato sostenuto anche da La Destra di Storace e da alcune liste civiche. Si vede l’appena rieletto Stefàno che alza un bicchiere di plastica con lo spumante per brindare insieme ai suoi sostenitori, gesto a causa del quale la giacca si apre, lasciando intravedere una pistola fissata alla cintura dei pantaloni.

In realtà, che il primo cittadino avesse il porto d’armi è una circostanza nota da tempo. Tuttavia, l’immagine ha fatto il giro del web, innescando tramite i social network una catena di polemiche e critiche da parte dei tarantini. Stefàno, infatti, non è il primo sindaco armato della città. Il riferimento rimanda all’ex sindaco ed ex parlamentare Giancarlo Cito, padre del Mario sconfitto al ballottaggio, oggi in prigione per diverse condanne passate in giudicato. Negli anni Novanta girava per le strade di Taranto capeggiando le pattuglie di vigili urbani, tra i primi in Italia ad essere dotati di sfollagente: non a caso, era stato soprannominato “sindaco-sceriffo”. Ma un indignato Stefàno ha rifiutato qualsiasi paragone: “Giro armato da trent’anni. E da quando sono sindaco ho ricevuto minacce molto pesanti. Ho rifiutato la scorta e per questo porto con me la pistola. Ho scelto infatti di difendermi da solo. E di tutelare la mia vita. Prima delle elezioni ho ricevuto lettere minatorie affinché ritirassi la mia candidatura. Non mi sono arreso ai delinquenti e sono andato avanti per la mia città”.

Martina Bezzini

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