NAPOLI, 22 Maggio – Due colpi sparati senza alcuna pietà. Poi il corpo è stato abbandonato come un sacco di spazzatura davanti all’ospedale di San Giugliano, in provincia di Napoli, alle tre del mattino dove i medici lo hanno trovato senza vita. È il triste epilogo che è toccato ad un ragazzino rom di 15 anni domenica notte sorpreso a rubare in un bar a San Marcellino, nel casertano, insieme a suo cugino Alex di 21 anni e ad altri due complici. La vittima si chiamava Nicola Sejdovic e viveva con la sua famiglia in un vecchio camper situato a ridosso del campo rom nell’area di sviluppo industriale di Giugliano.
Nicola è stato freddato con un colpo al petto e uno alla gamba che lo hanno lasciato agonizzante davanti al nosocomio dove, qualche minuto prima, era stato trascinato da un’auto anonima. Quando i medici sono sopraggiunti non hanno potuto far nulla tranne constatarne il decesso. Qualche ora dopo, Alex Sejdovic, quello che inizialmente si credeva fosse il fratello di Nicola ma in realtà cugino della vittima, si è fatto accompagnare da sua madre all’ospedale “La Schiana” di Pozzuoli per farsi curare una ferita al fianco procurata da un’arma da fuoco. Le sue condizioni non sono gravi. Secondo la polizia a sparare, subito dopo aver sentito suonare l’allarme dal locale, è stato qualcuno che aveva sorpreso i ragazzi a rubare.
Intanto gli investigatori stanno mettendo al vaglio le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza dell’ospedale. Ma non è tutto. In commissariato è stato portato un uomo residente nei pressi del locale di San Marcellino il quale è stato interrogato più volte per fare chiarezza sull’accaduto e che si sospetta essere l’artefice dell’omicidio.
Carla Iannacone