TORINO, 21 Maggio – Una telefonata dopo l’altra per 9 anni, questo il motivo per il quale una donna 41enne torinese rischia danni permanenti alla gola. Il responso medico delle Molinette dichiara “disfonia”, una malattia professionale che può portare a paralizzare la voce. Si tratta di una malattia che solitamente colpisce gli insegnanti ma che, evidentemente, sta cominciando a svilupparsi anche in altri settori. La donna, vittima del caso, ha lavorato, nel corso degli anni, in diversi call center appartenenti a Telegate Italia, diventata poi Voice Care. Ora, oltre ad una forte preoccupazione per la salute, teme anche tantissimo per il suo lavoro.
Nei giorni scorsi, la procura di Torino ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, di cui si sta occupando il magistrato Raffaele Guariniello. Sarà la magistratura a decidere se il problema della donna è attribuibile al suo lavoro oppure no. Gli accertamenti della procura dovranno stabilire la durata dei turni da telefonista e soprattutto se le società per le quali la donna ha prestato il suo servizio lavorativo rispettavano corrette procedure di prevenzione, informando i dipendenti sui rischi «da usura della voce».
Finora ai call center erano stati attribuiti solo problemi da strass lavorativo, ma ora si dovrà sicuramente prestare un’attenzione ancora maggiore a questa tipologia di lavoro, molto diffuso soprattutto tra donne e studenti, con verifiche che andranno dagli strumenti utilizzati per il tipo di attività all’obbligo di intervallo tra una telefonata e l’altra.
Rita Russo