Il web esprime rabbia e cordoglio per l’attentato di Brindisi

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ROMA, 19 Maggio – Il web manifesta il lutto per la studentessa sedicenne Melissa Bassi, morta questa mattina a Brindisi in seguito all’attentato di stampo mafioso compiuto davanti all’Istituto “Morvillo-Falcone”. Tangibile è invece l’apprensione per Veronica Capodieci, l’altra ragazza coinvolta, che sta lottando tra la vita e la morte. Infiniti sono i messaggi di cordoglio che si leggono scorrendo le pagine Facebook sorte in seguito all’accaduto per ricordare Melania e per sottolineare il forte sdegno per il grave attentato. Bersaglio di numerosi messaggi è naturalmente la stessa pagina del profilo Facebook della ragazza, su cui sono state scritti messaggi di scuse per non averla protetta abbastanza.

Migliaia di tweet dedicati alle vicende di stamattina e legati alla città di Brindisi hanno investito l’altro grande social network, il quale ha registrato un costante incremento di hashtag col nome di Melania Bassi (la frase “#RIPMelissa” è stata la seconda più usata su Twitter). Il web riflette dunque uno stato d’animo collettivo fortemente turbato, che accomuna l’intero paese sotto il segno della rabbia e dello sgomento davanti ad un atto così insensato che merita di essere approfondito.

Il bisogno di giustizia è uno dei motivi più emergenti e diffusi del web. Diverse sono le tipologie di utenti della rete che hanno avvertito la necessità di comunicare il proprio punto di vista, di lanciare il proprio silenzioso e personale urlo di fronte a questa tragedia: dai coetanei della ragazza morta, dagli amici, ai ragazzi di tutto il Paese, da comuni genitori così come dai politici, da personaggi pubblici, noti per la lotta alle mafie, come Roberto Saviano, che scrive: “Ciò che mi distrugge è che l’obiettivo fosse proprio la scuola” e sottolinea le critiche nei riguardi della pubblicazione online delle foto delle vittime. Ed è proprio dalla rete che sono partite iniziative di solidarietà nei confronti delle vittime: la città di Brindisi è stata la prima a scendere in piazza, alle 18, dopo aver lanciato l’invito all’intero Paese a manifestare contemporaneamente.

Vincenza Accardi

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