ROMA, 18 Maggio – Due figli disabili, Sergio e Marco, gemelli di 33 anni, attaccati ad un autorespiratore e una bolletta da capogiro. Il signor Antonio Quarta e sua moglie Adele necessitano dell’erogazione del servizio. I loro figli sono affetti da distrofia muscolare e per questo costretti a vivere in un letto attaccati ai respiratori e in un ambiente continuamente climatizzato. La bolletta ammonta nel bimestre febbraio-marzo 2012 a 433 euro con arretrati pari a 4.500 euro. I due genitori fanno un appello: ”Se mi staccano la luce o il gas i miei figli muoiono”. La situazione famigliare è molto grave. Antonio e sua moglie Adele non lavorano da anni per assistere i figli costretti anche a chiudere la carrozzeria.
I due genitori hanno presentato un esposto alla Prefettura e al sindaco di Lizzanello, in provincia di Lecce: ”Ho presentato alla Regione la domanda per ricevere l’assegno personalizzato (800 euro) che mi spetta di diritto, uno per ciascuno dei miei figli, intanto le bollette continuano ad arrivare e gli enti minacciano di sospendere il servizio. Ho ricevuto dall’Enel – Enel Gas lettere con la minaccia di sospensione della erogazione dell’energia e di provvedimenti a mio carico. E i miei figli mi chiedono di staccare la spina per non vedermi più soffrire, io cerco di essere forte ma non ce la faccio più”.
L’Enel ha risposto all’appello della famiglia affermando: ”Non sarà effettuata alcuna interruzione presso l’abitazione. Pur permanendo l’onere di pagamento, per il quale l’azienda ha inviato la lettera di sollecito la presenza di dispositivi elettro-medicali salvavita all’interno dell’abitazione garantisce la continuità del servizio elettrico. Enel coglie l’occasione per ricordare a tutti i clienti in possesso di tali apparecchiature la necessità di inviare comunicazione al proprio fornitore di energia elettrica che provvederà, come nel caso del signor Quarta, a registrare la fornitura come non disalimentabile. È inoltre utile sottolineare che i clienti con situazioni di disagio economico possono rivolgersi agli specifici uffici comunali in grado di valutare le situazioni e intervenire di conseguenza. Del resto Enel, come ogni altro erogatore di beni e servizi, non ha competenza e la legittimità per valutare e gestire eventuali situazioni di questo tipo”.
Stefano Parisi