ROMA, 18 Maggio – Un agricoltore quarantunenne di Taio, comune della provincia di Trento, nella Val di Non, è stato denunciato dai carabinieri della stazione locale per aver danneggiato ben 55 alberi di melo. Le piante, appartenenti ai vicini, avevano determinato un grosso fastidio per l’uomo, che non sopportava più che le foglie, trasportate dal vento, raggiungessero il terreno di sua proprietà e vi si depositassero.
Chiaramente futile è stata dunque la causa che ha spinto l’uomo, nella notte del 11 maggio, a prendere la decisione di tagliare il fusto – all’altezza di circa un metro da terra – degli alberi di mele “Golden” di proprietà dei vicini, i quali, secondo quanto riportato dai carabinieri, avrebbero denunciato un danno totale di 4.000 euro.
Due giorni di indagini sono serviti ai carabinieri per giungere al responsabile del danneggiamento di tutti quegli alberi. Alla fine si è ottenuta una confessione, forzata dai carabinieri. Prova tangibile dei loro sospetti è stata una foglia, ritrovata sul terreno dei vicini, sulla quale erano state incise con un coltellino (anch’esso rinvenuto) le sue iniziali. “Non sopportavo più le foglie che si ammassavano nel mio cortile” ha ammesso l’agricoltore della Val di Non, ironicamente ribattezzato “Roncola selvaggia”.
Vincenza Accardi