ROMA, 16 Maggio – In questo periodo si stanno svolgendo nelle scuole i test INVALSI, creati dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di istruzione e di formazione per introdurre una valutazione esterna finalizzata ad accertare la capacità e le conoscenze di base degli studenti della scuola italiana. Le scuole elementari e medie dovrebbero già averli effettuati, mentre le scuole superiori dovrebbero affrontare i test in mattinata.
Tutti contro l’Invalsi. Docenti e studenti fanno squadra per boicottare i test sulla valutazione delle scuole. C’è chi li ha soprannominati quizzoni, chi indovinelli, sono le prove stilate dall’Invalsi e proposte dal Miur per monitorare il rendimento scolastico nelle classi. Ma la procedura non piace ai docenti, ancor meno ai ragazzi. La protesta è stata lanciata la scorsa settimana dai Cobas, con tanto di sciopero per la due giorni dedicata alle prove nelle scuole elementari e medie: “Decine di migliaia di docenti e personale ata – spiega Piero Bernocchi, portavoce Cobas – hanno scioperato rifiutandosi di somministrare i quiz, aiutati da migliaia di genitori che hanno lasciato i propri figli a casa. La protesta si concentrerà oggi, quando entreranno in campo anche gli studenti delle superiori”.
I sindacati di base hanno indetto un nuovo sciopero con manifestazioni in decine di città e un maxi sit-in sotto le finestre del ministero di viale Trastevere, a Roma. Gli studenti, dal canto loro, non resteranno a guardare: tanti gli appelli, con un tam tam incessante sul web, ed altrettante le adesioni al sabotaggio del quiz, alle assemblee autoconvocate e alle manifestazioni per il referendum contro i test.
“Boicotteremo i test Invalsi in centinaia di scuole – ha annunciato Carmen Guarino, responsabile valutazione dell’Unione degli studenti – per opporci al modello di scuola e di valutazione che ci vogliono imporre senza tener conto delle conoscenze critiche e senza valorizzare i percorsi di studio. Vogliono costringerci a pensare solo a crocette”. L’Istituto di valutazione ha specificato che tra le classi campione solo lo 0,70% alle elementari e l’1,28% alle medie non ha partecipato alle prove della scorsa settimana e che, comunque, non sarà raccolta alcuna informazione sui docenti che non collaboreranno alla compilazione dei test.
Valentina Ferrari