ROMA, 30 Aprile – E’ soltanto l’ultima provocazione in ordine di tempo, quella lanciata ieri dal leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, nel corso del comizio di chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco di Palermo, Riccardo Nuti. Ma questa volta il comico genovese sembra aver oltrepassato i limiti del buonsenso, azzardando un paragone-choc che ha tirato in ballo perfino la mafia. Riferendosi alle conseguenze devastanti della crisi economica, Grillo ha infatti detto: “La mafia non ha mai strangolato il proprio cliente, la mafia prende il pizzo, il 10 per cento. Qui siamo nella mafia che ha preso un’altra dimensione, strangola la propria vittima.” Un affondo durissimo contro il governo e i partiti, colpevoli secondo Grillo, di portare “al macello il Paese”. Affermazioni che hanno suscitato un coro unanime di proteste, dal mondo politico e dai familiari delle vittime della mafia. “Grillo dice che la mafia non ha mai strangolato i suoi clienti limitandosi a prendere il pizzo? Forse dimentica che ha anche ucciso le persone che il pizzo non hanno voluto pagarlo” è la risposta indignata di Pina Maisano, vedova di Libero Grassi, l’imprenditore ucciso da Cosa Nostra proprio per essersi ribellato al racket. “Io e i miei genitori non abbiamo nemmeno il corpo di Serafino da poter piangere. – a parlare così è Angela Ogliastro, sorella di Serafino Ogliastro, poliziotto ucciso dalla cosca di Brancaccio nel 1991 – Come si permette Grillo a fare l’elogio della mafia in una città che gronda sangue di vittime innocenti? Perché non era in piazza con noi il 21 marzo scorso, nella sua Genova, per la Giornata della memoria organizzata da Libera in ricordo di tutte le vittime della mafia?”.
Ma commenti durissimi alle parole pronunciate dal leader del Movimento 5 Stelle, sono arrivati anche dal mondo politico. “Grillo parla come un mafioso senza essere nemmeno originale. Gli stessi argomenti prima di lui li hanno già utilizzati Vito Ciancimino e Tano Badalamenti. E come l’ultimo dei mafiosi non ha nemmeno il coraggio di confrontarsi pubblicamente sulle sue patetiche provocazioni”, è la replica di Claudio Fava di Sel, figlio del giornalista Pippo Fava, ucciso da Cosa Nostra nel 1984. “La Sicilia ha perso uomini delle istituzioni come Pio La Torre e Piersanti Mattarella e anche cittadini come Libero Grassi nella lotta alla mafia e al pizzo; bisogna combattere la mafia e quella parte dello Stato che ha fatto da terreno fertile per l’egemonia mafiosa” ha dichiarato il candidato sindaco Leoluca Orlando a margine di una conferenza stampa organizzata da Libera, Addiopizzo e Professionisti liberi.
“Grillo, hai detto una grande cazzata”: Fiorello ha liquidato così le dichiarazioni del comico genovese su mafia e crisi economica. “Mi sa che Grillo ne sa poco di mafia” ha detto lo showman siciliano nel corso della sua rassegna stampa postata su YouTube.
Francesca Garreffa