CASERTA, 24 Aprile – Sono stati arrestati dalla squadra mobile di Caserta gli ultimi due affiliati del clan Belforte di Marcianise, Francesco Braccio, 47 anni, nato e residente a Marcianise, e Francesco Salzano, napoletano di 58 anni, residente a Viareggio, che erano riusciti a sfuggire durante la notte al blitz di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
L’operazione interforze è stata eseguita da centinaia di uomini e ha consentito di notificare complessivamente 44 ordinanze di custodia cautelare in carcere ad altrettanti esponenti del clan casertano dei Belforte accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso. L’operazione è stata coordinata dal Dda di Napoli è stata eseguita da centinaia di uomini di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Il clan aveva delle diramazioni in tutta Italia, e oltre agli arresti, sono state sequestrate 27 abitazioni, terreni e 70 automezzi tra Caserta, Napoli, Lucca, Pistoia, Catania e Cosenza, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. Sequestrati anche 250 rapporti bancari la cui entità totale è in corso di accertamento.
Il clan dei Belforte aveva stipulato un patto con i ‘Casalesi’ per spartirsi il 50 per cento delle attività illecite tra Marcianise, Maddaloni, San Nicola la Strada, San Marco Evangelista, Caserta e le aree limitrofe. L’indagine è partita dal ritrovamento di un file nel computer a casa di un indagato, sequestrato dalla guardia di finanza di Caserta, all’interno del quale compaiono i nomi di un centinaio di imprenditori sottoposti alle estorsioni del clan Belforte. Questo ha permesso di ricostruire l’organigramma, le attività illecite e il modo in cui operava l’organizzazione camorristica tanto potente da spingere gli stessi Casalesi, nel corso degli anni ’90, a stringere un patto di belligeranza.
Sabrina Bachini