'Ndrangheta: si suicida il presunto boss Catalano

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TORINO, 20 Aprile – Giuseppe Catalano, 69 anni, arrestato nell’estate 2010 a Torino con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso nell’ambito delle inchieste ‘Crimine’ e ‘Minotauro’ sulla presenza della ‘ndrangheta in Piemonte. Si è tolto la vita nella sua abitazione a Volvera, dove si trovava agli arresti domiciliari per motivi di salute. Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torino nell’inchiesta Minotauro, Catalano è indicato come il capo della locale dei sidernesi a Torino, nonché il capo della “crimine”, il braccio violento della ‘ndrangheta in Piemonte.

Dopo la caduta Catalano è stato soccorso immediatamente dal 118 e trasportato all’ospedale San Luigi di Orbassano. Dopo l’arrivo è però deceduto. Recentemente, nel corso di un’udienza del dibattimento in cui era imputato con altre tre persone, aveva ammesso la sua appartenenza alla ‘ndrangheta e aveva detto che se ne sarebbe dissociato.

Valentina Ferrari

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