RUBIERA (RE), 20 Aprile – L’incendio è divampato alle ore 03:45 di questa notte, al primo piano della palazzina di due piani di Via Fontana. E’ partito dalla camera da letto dell’appartamento della coppia, che viveva lì con il loro piccolo di soli 11 mesi. L’unica vittima di questo sfortunato incidente è stata la donna di 40 anni, Tiziana Olivieri.
Appena scoppiato l’incendio, causato forse da alcune candele dimenticate accese nella stanza, il compagno 26enne della vittima si è preoccupato di mettere in salvo il neonato, essendoci già molto fumo. Sono portati in ospedale solo per precauzione e per qualche accertamento, ma sono illesi. La donna invece era già priva di sensi e quando i Vigili del Fuoco sono arrivati sul posto l’hanno trovata riversa a terra, morta per soffocamento. A nulla è servito l’arrivo dei soccorsi sanitari.
Molti i punti oscuri della vicenda, sui quali stanno indagando i reparti scientifici, uno su tutti il modo in cui l’uomo e il bambino sono riusciti a mettersi in salvo e la donna invece è rimasta intrappolata nel fumo. Quest’ultimo particolare è stato usato dai familiari della donna, accorsi durante la notte sul luogo dell’incendio, per accusare il giovane compagno di non aver fatto il possibile per salvarla ed aiutarla ad uscire. L’appartamento è ora posto sotto sequestro dai Carabinieri della Stazione di Rubiera, nonostante la palazzina sia stata dichiarata agibile, poiché le verifiche strutturali hanno confermato la sicurezza dello stabile.
Norma Pasi