Foto denuncia su Facebook: immigrati tunisini imbavagliati sul volo di rimpatrio

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ROMA, 19 Aprile Ha suscitato grande scalpore la foto denuncia scattata sul volo di linea Alitalia Roma-Tunisi delle 9:20 ritraente il trattamento riservato a due clandestini che venivano rimpatriati dalla polizia. I due si trovavano seduti nelle ultime file dell’aereo, imbavagliati con una mascherina e del nastro da pacchi marrone e bloccati con delle fascette di plastica alle mani e ai piedi. Il tutto è avvenuto tra l’indifferenza degli altri passeggeri, tranne uno: Francesco Sperandeo, il film maker che è riuscito a scattare di nascosto la fotografia e a pubblicarla su Facebook, dove ha rapidamente avuto oltre mille condivisioni. Come ha riferito lo stesso Sperandeo a diverse testate, quando col suo collega si è avvicinato agli agenti, in borghese, per lamentarsi del modo indecente e disumano in cui i clandestini erano trattati, la risposta è stata che si trattava di una normale operazione di polizia.

L’indignazione sorta in Rete è stata poi affiancata da quella della Politica. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha infatti chiesto al governo di riferire con la massima urgenza, mentre Stefano Pedica, vice presidente della Commissione Affari Europei e componente della Commissione Affari Esteri al Senato, annuncia un interrogazione parlamentare. Nel frattempo, il capo della polizia Antonio Manganelli ha chiesto una relazione con una prima ricostruzione del fatto all’Ufficio di polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino. In realtà, si tratterebbe di immigrati algerini e un volo da Tunisi avrebbe dovuto portarli in Turchia. La decisione di mettergli una mascherina sarebbe stata presa poiché i due tentavano di ferirsi la bocca mordendosi, per poi sputare il sangue addosso agli altri passeggeri ed evitare così l’imbarco.

Martina Bezzini

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