FILADELFIA (Vibo Valentia), 13 Aprile – Il protagonista è un ragazzo di quindici anni di Filadelfia, che è stato posto in una comunità su disposizione della Procura dei minori di Catanzaro. Nelle settimane scorse il giovane aveva anche incendiato l’automobile della sorella perché si era rifiutata di dargli 20 euro. Ma il fatto grave è che da mesi minacciava, ingiuriava e picchiava i suoi familiari per estorcergli quotidianamente piccole somme di denaro per soddisfare i propri bisogni.
Alla fine i genitori, che per lungo tempo hanno tentato di nascondere l’inferno quotidiano in cui erano costretti a vivere, hanno deciso di parlare e di svelare agli uomini della Stazione Carabinieri di Filadelfia, che già da tempo tenevano strettamente d’occhio il giovane scapestrato temendo che prima o poi avrebbe varcato il confine tra le spacconate e i veri e propri reati, rivelando le quotidiane angherie, minacce e soprusi. I genitori del ragazzo hanno successivamente raccontato ai carabinieri le scene di terrore durante le quali venivano ripetutamente picchiati per consegnare quelle piccole somme di denaro che il ragazzo pretendeva con violenza.
Gli elementi raccolti dai militari dell’Arma della Compagnia di Vibo Valentia hanno portato alla richiesta di un provvedimento cautelare alla Procura dei Minori di Catanzaro, che ha emesso l’ordine di collocamento in una comunità. Il giovane, appena ha visto i carabinieri, ha tentato la fuga nei boschi circostanti. Solo quando hanno fatto finta di allontanarsi il giovane è tornato, rimanendo questa volta braccato dai militari che si erano nascosti per poterlo intrappolare.
Sabrina Bachini