ROMA, 9 Aprile – Le convivenze, si sa, possono essere durature o come accade spesso oggi essere delle vere torture come quest’ultima, anche se si tratta di una madre e di suo figlio. Scatta alle 22.00 della vigilia di Pasqua l’arresto per Carmine Iervolino, 43enne sorvegliato speciale della P.S. con diversi precedenti per ricettazione, rapina, stupefacenti, estorsione e inosservanza alla Sorveglianza Speciale essendosi allontanato dopo le ore 21.00 dalla propria abitazione, oltre al reato di resistenza e minacce a PP.UU..
L’uomo nel pomeriggio di sabato si era recato presso il commissariato di Pubblica Sicurezza di Torre Annunziata per fare richiesta di cambio di domicilio a causa di difficoltà di convivenza con la madre, ma invano. I militari hanno infatti spiegato all’uomo che avrebbe dovuto presentare un’istanza all’Autorità Giudiziaria competente, perciò l’uomo insoddisfatto si era allontanato promettendo che sarebbe tornato per far valere i propri diritti. Promessa mantenuta. Poco dopo le 21.00 l’uomo è tornato al Commissariato lanciando una bottiglia incendiaria contro la porta dell’edificio. L’agente di guardia udito lo scoppio è prontamente intervenuto per sedare le fiamme dopo aver chiamato i Vigili del Fuoco arrivati poco dopo sul posto.
Avviate subito le indagini si è potuto risalire in breve tempo all’artefice del gesto, il quale è stato bloccato dopo aver tentato di opporsi all’arresto e minacciando di morte gli agenti. Sul 43nne ora pendono anche i reati di incendio doloso, danneggiamento aggravato e possesso di materiale infiammabile.
Sabrina Spagnoli