MILANO, 3 Aprile – Questa mattina gli agenti della Guardia di Finanza e il Noe, il Nucleo Operativo Ecologico di Roma, hanno perquisito la sede della Lega Nord in via Bellerio a Milano per acquisire dei documenti. La perquisizione è frutto di un’inchiesta congiunta delle Procure di Napoli, Milano e Reggio Calabria sui finanziamenti della Lega e vede indagato il tesoriere Francesco Belsito per appropriazione indebita e truffa ai danni dello stato. Con Belsito sono indagati anche altre due persone che hanno gestito le operazioni finanziarie della Lega in Tanzania e a Cipro.
Le operazioni condotte questa mattina sono state confermate dalla Procura di Milano che in una nota ha spiegato i reati e le persone contro cui si sta procedendo. Francesco Belsito, Paolo Scala e Stefano Bonet sono indagati per appropriazione indebita aggravata, con riferimento al denaro sottratto al partito politico della Lega Nord. I Pm procedono inoltre per il delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato a carico di Belsito con riferimento delle somme ricevute a titolo di rimborso spese elettorali. Infine la Procura procede per truffa ai danni dello Stato a carico di Bonet Stefano e Belsito Francesco con riferimento alle erogazioni concesse allo Stato sotto forma di credito di imposta in favore della società Siram Spa con sede a Milano. Belsito è anche accusato di riciclaggio nell’ambito del filone reggino dell’inchiesta.
Appresa la notizia Roberto Maroni ha commentato “È il momento di cogliere questa occasione per fare pulizia” e ha poi aggiunto che il tesoriere dovrebbe fare un passo indietro. Intanto si è appreso che la Lega è parte lesa in questa vicenda.
Mariella Laurenza