MILANO, 3 Aprile – Dopo due mesi di indagini sabato è stato fermato l’ex convivente di Antonia Bianco uccisa con una stilettata al cuore. Carmine Buono è accusato di omicidio volontario ed è ora detenuto nel carcere della Cagnola a Lodi. Per oggi è atteso l’interrogatorio di convalida del fermo.
Antonia Bianco è morta il 13 febbraio scorso dopo una violenta lite avuta proprio con l’ex convivente in strada a San Giuliano. In un primo momento si era pensato che la donna non avesse retto lo stress della discussione e avesse avuto un infarto. Poi però la svolta. Una dottoressa dell’ospedale di San Donato Milanese, dove la vittima era stata trasportata, aveva notato che sul cadavere c’era un forellino. L’autopsia ha rivelato che è stato proprio quel foro a causare la morte della 43enne.
Gli inquirenti che, già dal giorno della morte della donna, sospettavano di Buono, in questi ultimi giorni avevano intensificato le indagini fino a quando sabato non l’hanno fermato su ordinanza della Procura della Repubblica di Lodi. Al responsabile dell’omicidio i carabinieri sono giunti attraverso il confronto incrociato delle testimonianze. Buono durante l’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere ma le dichiarazioni della nuova compagna e del figlio, presenti al momento della lite, sono apparse contraddittorie e hanno intensificato i sospetti su lo Buono. Ora gli inquirenti stanno cercando l’arma del delitto che si ipotizza essere un coltellino svizzero che l’uomo portava sempre con sé e che sembra essere sparito proprio da quel 13 febbraio.
Mariella Laurenza