Melania Rea: chiesto il dna di due operai macedoni

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TERAMO, 31 Marzo – Proprio stamattina si è svolta per circa sei ore la prima udienza del processo che vede protagonista Stefano Parolisi, unico indiziato ritenuto responsabile della morte della giovane di Somma Vesuviana (Na) , Melania Rea. Fino ad ora.

Infatti si è giunti ad una nuova pista, intrapresa dal Gup Marina Tommolini. Tutte le strade portano a due operai di origine macedone, che il giorno dell’omicidio, 18 Aprile 2011, si trovavano proprio nella zona limitrofa a quella dell’efferato delitto. A porre l’attenzione sulla coppia padre e figlio è stata una delle due unità cinofile impiegate per le investigazioni. L’animale è infatti stato attratto dall’automobile con la quale i due si recavano sul cantiere per il quale stavano lavorando intorno alla data della morte della giovane mamma.

Il Gup ha quindi richiesto ulteriori perizie, ma soltanto di tipo tossicologico e biologico. Non ritiene infatti necessari altri accertamenti sotto il profilo criminologico, poiché la situazione sembra essere consolidata. Il prossimo appuntamento giudiziario è fissato per il 13 Luglio 2012, data in cui verranno presentate e discusse le perizie richieste, depositate entro e non oltre 90 giorni. Si farà quindi luce sul ruolo che questi due uomini potrebbero avere in questa triste e complicata vicenda, che sembra avere più protagonisti di quanto si pensi.

Norma Pasi

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