TREVISO, 28 Marzo – La Guardia di Finanza di Treviso ha scoperto due società operanti nel settore del mobile che, tra il 2004 ed il 2011, hanno evaso ricavi per oltre 100 milioni di euro ed IVA per 32 milioni, impiegando irregolarmente 434 lavoratori, di cui 13 completamente in nero. Quando le Fiamme Gialle hanno iniziato le verifiche fiscali nelle aziende hanno notato, in un caso, un cavo elettrico che fuoriusciva dal muro vicino a un appendiabiti e, nell’altro, sempre un appendiabiti attaccato al muro in posizione non utile al suo utilizzo. Insospettiti, gli agenti hanno scoperto che i due accessori nascondevano, in realtà, le porte di accesso ai vani in cui era tenuta la vera contabilità delle aziende. In un caso un telecomando faceva scattare una serratura elettromagnetica per l’apertura dell’attaccapanni, che nascondeva un’altra stanza, nell’altro la chiave di apertura era camuffata dal pomello dell’attaccapanni.
Dopo la ricostruzione del reddito reale delle due imprese è scattata la denuncia ai due rappresentanti legali all’autorità giudiziaria per dichiarazione fraudolenta, destinatari anche di provvedimenti di sequestro per equivalente per oltre 13 milioni di euro, corrispondenti alle quote societarie possedute e a svariati immobili in Veneto, sui cui lo Stato potrà rifarsi delle imposte evase.
Valentina Ferrari