TORINO, 23 Marzo – Continuano le indagini sull’agguato ad Alberto Musy, consigliere comunale dell’Udc a Torino, colpito da quattro colpi di pistola mercoledì scorso vicino la sua abitazione in via Bordeaux proprio nel capoluogo piemontese. Musy esercitava anche la professione di avvocato fallimentare. Gli investigatori pensano che il colpevole possa celarsi tra coloro che avevano subito il fallimento della propria attività.
Tuttavia la pista dello scambio di persona non è da considerarsi totalmente abbandonata. I proiettili avrebbero potuto essere destinati ad un altro inquilino dello stesso stabile ed il consigliere si sarebbe trovato nel momento sbagliato nel posto sbagliato. Il procuratore capo del tribunale di Torino, Giancarlo Caselli, si sente di escludere la pista politica: “Tutte le piste vengono prese in considerazione ma quella politica ad oggi è la meno probabile”.
Bisognerà comunque attendere qualche giorno per sapere se il consigliere potrà salvarsi. Le sue condizioni rimangono “stabili perdurando la loro gravità” dichiara Mario Illengo, il direttore del reparto di neurorianimazione dove Musy è ricoverato. “Resta in pericolo di vita e qualsiasi previsione è prematura”.
Michele De Bellis