Brescia: simula rapina ma non spegne le telecamere, arrestato il dipendente

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BRESCIA, 22 Marzo – Simulazione di reato, procurato allarme e appropriazione indebita. Sono queste le accuse con cui è stato arrestato il dipendente in una sala slot di Brescia “Fortuna srl” di corso Cavour 56.  La sua presunta aggressione è stata completamente ripresa dal sistema di videosorveglianza che credeva di aver spento, mentre in realtà aveva disattivato solo il monitor. L’episodio risale a lunedì. L’uomo, bresciano di 39 anni, nel pomeriggio del 17, ha chiamato il 113 denunciando di essere stato rapinato da un uomo che si era poco prima presentato nell’esercizio commerciale armato di coltello e che gli aveva intimato di spegnere l’impianto di videosorveglianza.

Il 39enne, invece, ha fatto tutto da sé e la scena è stata interamente ripresa dalla telecamera a circuito chiuso: l’uomo credeva di averla disattivata ma in realtà aveva soltanto spento il monitor. Nelle immagini si vede l’uomo che sbatte più e più volte la testa contro il muro per simulare un’aggressione, che preleva circa 3 mila euro dalla cassa e che nasconde il denaro in una scatola per iPad che consegnerà ad un’ignara amica della ex fidanzata prima di essere accompagnato in ospedale. Gli agenti della sezione anti rapina della squadra mobile della questura di Brescia hanno inoltre riscontrato un ammanco di 1750 euro della sala slot. Il dipendente si sta giustificando affermando di essere sommerso dai debiti a causa proprio della passione per il gioco, non solo per le slot machine, ma anche per il poker.

Valentina Ferrari

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