ROMA, 21 Marzo – Due scosse di terremoto si sono registrate nel Messinese e nel Catanese. La prima, di magnitudo 2.3, è stata registrata all’1,06 sulla costa settentrionale della Sicilia, in provincia di Messina. Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 11 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Brolo, Ficarra, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Patti, Piraino, Sant’Angelo di Brolo e Sinagra. La seconda è stata più forte, di magnitudo 2.5 ed è stata registrata alle 4,47 a sudovest dell’Etna, in provincia di Catania. Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 9,8 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Belpasso, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Nicolosi, Paternò, Santa Maria di Licodia e Ragalna.
Tanta paura ma non sono stati evidenziati danni concreti né a uomini né a cose. L’attività dell’ Etna fa temere i geologi, infatti, la Sicilia risulta essere una tra le zone più sismiche se si consideri che sono presenti anche nell’arcipelago delle isole Eolie, l’isola di Vulcano e l’isola di Stromboli, la cui ultima ha un vulcano in piena attività, che sorgono su una faglia molto pericolosa non solo per terremoti ma anche per maremoti.
Valentina Ferrari