NAPOLI, 21 Marzo – In manette un uomo, che per lungo tempo si spacciava per capitano della Guardia di Finanza, adescando sul web giovani ragazze ansiose di maritarsi. Con questo stratagemma l’uomo è riuscito a truffare 260 persone tra cui giovani ragazze, anche minorenni, ma anche religiosi, ai quali prometteva aiuti per la costruzione di nuove parrocchie, e responsabili di associazioni di Volontariato aiutandoli nelle raccolte di denaro a favore della lotta alla Leucemia. Nella truffa sono coinvolti anche due amici e la madre del finto Capitano.
I “metodi” di raggiro del truffatore erano semplici; grazie alle foto pubblicate su alcuni social network che lo ritraevano in divisa, l’uomo attirava le ragazze. Dopo una fugace conoscenza, e il fidanzamento ufficiale, proponeva loro il matrimonio, fuggendo poi con l’intera somma di denaro necessario per organizzare le nozze. Inoltre, grazie alla sua falsa identità, l’uomo frequentava locali notturni e ristoranti alla moda, e attraverso false promesse o favori, convinceva i proprietari a rimandare i pagamenti dei conti.
A coordinare le indagini, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, e condotte dalla Guardia di Finanza di Caserta, che ha arrestato l’uomo ed i suoi tre complici, che ora dovranno rispondere di associazione a delinquere e truffa aggravata.
Stefano Roselli