MESSINA, 21 Marzo – Lo scorso sabato, la nave mercantile Hc Rubina, si è incanagliata negli scogli antistanti il rione di Ganzirri a Messina. La causa è imputabile a un atteggiamento poco professionale del capitano ucraino Sergy Kryvodud, 41 anni: l’uomo, ieri mattina, interrogato dalla procura, ha ammesso di essersi addormentato al momento dell’incidente.
Da solo in plancia, dormiente, non si è accorto che l’imbarcazione ha deviato la sua rotta mentre navigava a ridosso della costa calabra, dirigendosi verso il litorale messinese. Attivato il pilota automatico, sordo ai continui richiami degli operatori del Vts (il sistema di controllo dello Stretto) l’ufficiale, al risveglio non ha potuto far altro che rallentare la velocità del mezzo nautico. L’impatto sui frangiflutti di Ganzirri è stato quindi inevitabile, ma fortunatamente, senza vittime.
La Capitaneria di Porto ha avviato un’inchiesta anche amministrativa sull’accaduto. Il capitano Sebastiano Pino, commentando l’accaduto ha posto l’accento sull’irregolarità della tratta, in quanto “per l’attraversamento di aree come lo Stretto di Messina le norme prevedono la presenza sul ponte di Comando di almeno quattro persone: timoniere, vedetta, ufficiale di guardia e la supervisione del comandante”. Sergy Kryvodud dovrà ora rispondere dell’accusa di naufragio colposo e navigazione e violazione del codice di navigazione.
VIDEO| LA NAVE INCAGLIATA A GANZIRRI
Michela Donatelli