TERAMO, 20 Marzo – Da dieci giorni si sono perse le loro tracce: protagonisti della vicenda che si svolge in provincia di Teramo, a Valle Castellana, sono un giovane disoccupato 29enne e il figlioletto di appena tre anni. I due sono spariti dal paese di origine e si ipotizza che il padre abbia portato via il bambino per sottrarlo alla decisione del Tribunale dei minori di Ancona di affidarlo alla madre, che vive in Grecia e dalla quale l’uomo è separato.
Aveva detto ai genitori, con i quali viveva il bambino, che sarebbe partito per Ascoli, ma nella città marchigiana né padre né figlio sono mai arrivati. Le indagini sono condotte dai Carabinieri della Compagnia di Teramo, coadiuvati dalla Procura di Ascoli Piceno, che ha anche aperto un fascicolo per sottrazione di minore. I militari non escludono che l’uomo possa aver compiuto un gesto estremo.
Ad escludere questa ipotesi l’avvocato del 29enne, Felice Franchi, che ha definito l’uomo come “un ragazzo sereno e non farebbe mai del male al figlio, al quale vuole un bene dell’anima”. “Il bambino – continua l’avvocato Franchi – è nato in Italia, è stato accudito al meglio dal padre e dai nonni paterni a Valle Castellana, e nell’opporci al pronunciamento del Tribunale dei Minori abbiamo anche prodotto una relazione del responsabile del Servizio Sociale del Comune abruzzese, che attesta la bontà dell’ambiente in cui il piccolo vive”. Dopo la nascita del piccolo, la famiglia aveva vissuto per un certo periodo a Corfù, ma gli impegni della madre, ballerina, hanno portato il padre a prendere la decisione di tornare in Italia. Qui la donna non è mai venuta a trovare il piccolo e ha solo presentato domanda di affido.
Augusto D’Amante