FIRENZE, 16 Marzo – Scoppia la polemica a Firenze. L’amministrazione comunale guidata da Matteo Renzi, ha deciso che una parte interna del cimitero di Trespiano sarà interamente dedicata alla sepoltura dei feti, compresi i “prodotti degli aborti e dei concepimenti”. In realtà il sindaco di Firenze prende le mosse dal dpr 285/90 che dà la possibilità alle madri o alle famiglie di inumare il feto mai nato a causa di un aborto, una malattia o altre cause di natura fisiologica.
Dedicare un campo intero ai feti, però, è una cosa nuova. E le reazioni sono state innumerevoli. La notizia si è sparsa velocemente per il capoluogo toscano ed è arrivato anche a Roma, dove il cimitero dei feti è stato bollato come “agghiacciante” dalla senatrice PD Magda Negri. Estrema sintesi, quella della Negri, della posizione assunta dal PD intero. La polemica, però, ha origini lontane e si caratterizza per quella commistione tra politica, religione, etica e battaglie sociali tutta italiana e spesso condizionata da poteri forti.
Le donne del PD insorgono: dopo la Negri intervengono anche l’onorevole Tea Albini, che chiama in causa tutto il dibattito relativo alle battaglie sociali che hanno portato alla legge sull’aborto, e la senatrice Vittoria Franco, che ha chiesto l’immediata revoca della norma direttamente a Renzi e alla sua amministrazione. “Trovo questa polemica molto ideologica e poco seria”, picchia duro Renzi: secondo il primo cittadino di Firenze l’aborto è secondario nella questione. Ci sono casi, infatti, in cui il bambino nasca morto, senza che ci sia stata un’interruzione volontaria della gravidanza per tutta una serie di ragioni. Inoltre il cimitero dei feti a Trespiano esiste già dal 1996: ospita ben 1019 feti ed è nato dopo la normativa di sei anni prima che sanciva la possibilità di inumare i feti.
“Permettere ai feti abortiti di poter essere seppelliti significa riconoscere il loro valore di esseri umani, oltre a un segno di grande civiltà”, questo si legge in un comunicato del PdL fiorentino che plaude alla decisione della giunta Renzi. “Un passo importantissimo verso il pineo riconoscimento del valore della vita”, commenta il consigliere fiorentino Pdl Francesco Torselli.
Augusto D’Amante