TORINO, 14 Marzo – Anna si è laureata col massimo dei voti: 110 e lode. È diventata dottoressa in psicologia e potrà realizzare il suo sogno, diventare un’educatrice. È emozionata ed è seduta sul suo letto, Anna, in una stanza della rianimazione delle Molinette. Indossa il suo pigiama ed è felice. Parla attraverso un microfono che è infilato dentro il caschetto che le permette di respirare. Vicino alla sua gamba c’è il risultato di tanto studio e di tanti sacrifici, che nella sua condizione di salute, sono ancora più grandi.
Ha concluso il suo percorso di studi con una tesi che ha incentrato sul senso dell’esperienza scolastica degli adolescenti dal punto di vista di dieci famiglie. Anna racconta a caldo le sue emozioni, con un filo di voce rotta dall’emozione: “Sono contenta di avercela fatta e di essere arrivata fin qui, ho studiato per cinque anni. Lo volevo davvero, anche se qualche volta ho pensato di non farcela”, racconta.
La storia di questa venticinquenne piemontese è anche una bella storia che spiega il senso profondo della donazione. Già, perché ad Anna sono stati trapiantati due polmoni per colpa di una fibrosi cistica che aveva sin dalla nascita, senza i quali non avrebbe potuto vivere. Poi l’estrazione di un dente, un’infezione e di seguito una polmonite che ha costretto la ragazza ad andare in rianimazione. Ma nonostante questo, Anna è una ragazza positiva e grata per essere sopravvissuta ed aver potuto realizzare il suo sogno. “Sono stata fortunata perché ci sono persone che attendono il trapianto per molti anni” racconta la ragazza. Oggi l’emozione si legge negli occhi di tutti, in particolare in quelli di papà Giorgio, che esprime tutta la sua gioia per la figlia. “E’ tutto merito della sua voglia di riuscire a finire la tesi e credo che per questo motivo le condizioni di salute di mia figlia sono migliorate notevolmente nelle ultime settimane”, dichiara il padre.
Sabrina Bachini