Stupro nel foggiano: 14enne violentata da coetanei, due gli arresti

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ROMA, 14 Marzo – La scandalosa e triste notizia ci arriva da Cerignola, in provincia di Foggia dove, una ragazzina di 13 anni ha subito uno stupro da parte di due suoi coetanei. I suoi violentatori li aveva conosciuti su Facebook, come spiega ad una poliziotta del commissariato di Cerignola.

Dopo alcuni contatti sul web, ed una serie di messaggi, con uno dei ragazzi complice della orrenda vicenda, i due avevano deciso di incontrarsi il 2 febbraio scorso, per conoscersi di persona. Dopo tenere effusioni adolescenziali, e qualche bacio innocente il 14enne tenta di andare subito al sodo, ma la ragazza si infastidisce notevolmente. L’incontro tra i due giovani veniva nel contempo registrato con un telefono cellulare, dagli altri ragazzi amici del 14enne, all’insaputa della vittima. Il giorno 8 febbraio i due decidono di rivedersi per chiarire la situazione che si era venuta a creare, ma all’incontro si presentano anche l’altro 14enne e i tre 13enni, che iniziano a minacciare la loro coetanea, affermando che, se non avesse acconsentito alle loro richieste sessuali, avrebbero divulgato su Internet il filmato dell’incontro precedente e avrebbero messo in giro tra gli amici la voce che “lei era una poco di buono”.

A quel punto la minorenne terrorizzata, è stata costretta a subire le violenze da parte dei suoi coetanei. Lo stupro è avvenuto in una zona isolata, in una vecchia casa disabitata dove i 3 tredicenni facevano da palo, mentre gli altri due abusavano della ragazza. Subito dopo la vittima è corsa a casa di una sua amica raccontandole ciò che era successo. Avverti i genitori, la ragazza è stata accompagnata al commissariato di Cerignola dove ha potuto raccontare tutto quello che le era accaduto. Secondo quanto emerso dalle indagini del dirigente del commissariato Gianpaolo Patruno i due indagati 14enni, che ora si trovano in una comunità del brindisino, sono stati accusati di sequestro di persona e violenza sessuale in concorso, assieme agli altri tre 13enni non imputabili perché di età inferiore.

Martina Tirico

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