VERONA, 5 Marzo – Ha strangolato la moglie con un foulard sorprendendola in camera da letto della loro abitazione e poi ha confessato tutto ai carabinieri, costituendosi. E’ accaduto a Mozzecane, tra Verona e Mantova, ieri nel pomeriggio intorno alle 17.30, dopo l’ennesimo litigio della coppia. L’omicida è Giovanni Lucchese, 56 anni impiegato in una concessionaria d’auto, e la vittima è sua moglie, Gabriella Falzoni, 51 anni, impiegata in una ditta di abbigliamento. La coppia aveva da tempo problemi a causa di una forte gelosia di lui, che sospettava dei tradimenti da parte della donna.
Sembra che a scatenare la follia omicida dell’uomo sia stata la sua gelosia, alimentata da alcuni sms che l’uomo avrebbe trovato sul telefono cellulare della moglie. Questa patologia è stata covata dall’uomo fino al punto in cui non è più riuscito a tenerla a freno, provocando poi la strage. La coppia abitava in un’ appartamento di una villa quadrifamiliare dove, nelle rimanenti abitazioni, risiedono gli altri componenti della loro famiglia. Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe accaduto verso le prime ore del pomeriggio, dopo una giornata relativamente tranquilla. La coppia si era recata insieme al figlio la mattina stessa a messa, come dichiara il parroco don Pietro Salvetti.
La loro era una vita tranquilla di persone benestanti, che erano appena tornati da un viaggio in Kenya. Secondo gli abitanti del paese che conoscevano la coppia, erano persone tranquille e che andavano d’accordo. Tra le prime testimonianze raccolte dai militari, quella della sorella di lei, che avrebbe udito delle grida e poi un silenzio agghiacciante subito dopo la discussione. Raggiunto in caserma dal pm Giulia Labia, l’uomo è stato interrogato e ha confessato tutto, con il volto pieno di graffi. Il magistrato ne ha quindi disposto la custodia in carcere.
Sabrina Bachini