ROMA, 4 Marzo – E’ avvenuta la scorsa notte a Brescia la strage che ha visto protagonista Mario Albanese, camionista 34enne che ha ucciso l’ex moglie ed altre tre persone a colpi di pistola. L’aggressore, che ha poi tentato di suicidarsi, è stato fermato da un Carabiniere fuori servizio, richiamato dalle urla e dagli spari.
Il massacro messo in atto dall’uomo è avvenuto intorno alle 3:30 della scorsa notte in via Raffaello, nel quartiere di San Polo. L’uomo ha atteso davanti casa l’ex moglie ed il suo nuovo compagno, per poi sparare ad entrambi, uccidendoli sul posto. Poi è entrato nell’abitazione della donna, dove ha sparato alla figlia della donna, avuta da una precedente relazione, e al fidanzato entrambi di 20 anni, che stavano dormendo insieme. Ha risparmiato solamente le tre figlie avute con la compagna, rispettivamente di 5, 7 e 10 anni.
Terminata l’orribile strage è tornato in strada dove ha colpito nuovamente i corpi senza vita dell’ex moglie e del suo compagno, prima di tentare il suicidio. A fermarlo è stato un Carabiniere che abitava poco distante, attirato dal suono degli spari e delle richieste d’aiuto, con cui Albanese ha avuto una violenta colluttazione, dalla quale sono usciti entrambi feriti. Infine il militare ha avuto la meglio riuscendo a disarmare l’uomo e a richiedere l’intervento della Squadra mobile della Questura di Brescia, recatasi immediatamente sul posto. Il pm Antonio Chiappani ha già disposto che vengano effettuati test tossicologici sull’omicida, ancora sotto interrogatorio per capire le motivazioni del gesto compiuto, mentre le tre bambine superstiti sono state portate in Questura dove la Polizia sta cercando di rintracciare i parenti più prossimi.
Chiara Cavaterra