ROMA, 4 Marzo – Un uomo di 38 anni è stato ucciso con quattro colpi di pistola mentre cercava di difendere la fidanzata, durante una rapina in casa dei suoi genitori. I tre malviventi gli hanno sparato dopo un suo tentativo di reagire, e sono scappati.
L’omicidio è avvenuto venerdì sera verso le 22:30 durante una rapina in una villa a Ramazzano, alla periferia di Perugia. A cadere vittima dei delinquenti è stato il figlio dei proprietari dell’abitazione, Luca Rosi, impiegato di 38 anni di una banca, che si trovava lì con la fidanzata, la madre e il figlio della sorella. I tre rapinatori, dopo essere entrati sfondando una finestra, avrebbero legato tutti i presenti e iniziato a mettere a soqquadro la casa in cerca di una soddisfacente refurtiva. Poi avrebbero minacciato di far del male alla fidanzata di Rosi, che temendo potesse subire una violenza, ha inizialmente pregato i malviventi dicendo loro “Avete preso tutto, lasciatela stare”, per poi scagliarsi contro uno di loro seppur legato. A quel punto i banditi avrebbero aperto il fuoco, colpendo l’uomo prima ad una gamba e successivamente sparandogli tre colpi al torace, per poi fuggire a bordo dell’auto della famiglia, ritrovata il giorno seguente poco distante dall’abitazione.
L’allarme ai Carabinieri è arrivato intorno alla mezzanotte quando la madre di Rosi ha avvertito il marito che si trovava in un bar vicino casa, raggiungendolo a piedi con le mani ancora legate. Le forze dell’ordine hanno immediatamente perlustrato la zona in cerca dei tre malviventi, presumibilmente stranieri con accento dell’est, che hanno agito a volto coperto. Nella villetta sono invece in corso i rilievi del Ris di Roma che ha già repertato i bossoli dei proiettili, mentre l’autopsia sull’uomo morto verrà effettuata lunedì dalla dottoressa Anna Maria Verdelli, che ha già effettuato una prima ricognizione cadaverica sul posto in nottata.
Chiara Cavaterra