ROMA, 4 Marzo – E’ rimbalzata ieri da un sito ad un altro del web la notizia della liberazione della cooperante italiana Rossella Urru, sequestrata il 22 ottobre scorso, insieme ad altri due ostaggi spagnoli, dal Movimento Unito per il Jihad nell’Africa Occidentale (Mujao). Tuttavia tale notizia non è stata confermata dalla Farnesina, che al contrario la smentisce, soffocando nuovamente nel dolore i festeggiamenti iniziati ieri nel paese della ragazza.
La notizia ufficiosa è apparsa sul sito mauritano «Sahara media» ed è immediatamente rimbalzata in Italia, dove è stata ripresa e diffusa da Twitter, Facebook e centinaia di siti online. A Samugheo, nell’Oristano, dove Rossella è nata 30 anni fa, tutti i concittadini sono scesi in strada per far festa, fino all’arrivo della smentita del Commissario straordinario del ministero degli Esteri, Margherita Boniver, che ha più volte dichiarato: «Se fosse vero lo sapremmo». Tuttavia l’Unità di Crisi del ministero degli Esteri sta ancora verificando le notizie relative alla liberazione, come riferiscono fonti diplomatiche, mentre Andrea Margelletti ha detto durante una trasmissione di SkyTg24: “La mia sensazione è positiva, perché al-Qaeda nel Maghreb islamico non ha ancora dato una smentita della liberazione di Rossella Urru”.
La notizia clandestina riportava infatti che la donna italiana era stata liberata assieme a un gendarme della Mauritania, ostaggio anche lui. La madre del poliziotto ha affermato di essere stata ufficialmente informata della liberazione del figlio «tra giovedì e venerdì» dalla stessa gendarmeria. L’agenzia mauritana Nouakchott (Ani) ha spiegato chela Urrue il gendarme sarebbero stati rilasciati in cambio della liberazione di Abderrahmane Ould Meddou, un «salafita» arrestato per il sequestro dei coniugi italiani, Sergio Cicala e la moglie Philonene Kabouree rapiti in Mauritania nel dicembre 2009. «Secondo fonti concordanti – scrive l’agenzia – il detenuto salafita Abderrahmane Ould Medou era stato portato nella notte tra giovedì e venerdì verso una direzione sconosciuta, prima di aggiungere che la partenza del detenuto sarebbe legata alla liberazione del gendarme ostaggio dell’Aqmi, per il quale oggi scadeva un ultimatum». E ci sarebbe anche un secondo terrorista, Mohammed Ould Sidi Mohammed, che dovrebbe essere scarcerato dalle autorità mauritane, solo dopo l’arrivo a Nouakchott di Rossella Urru.
Al contrario l’agenzia France Presse ha riferito di una richiesta di riscatto di 30 milioni di euro da parte del Movimento per l’unità della Jihad nell’Africa occidentale per la liberazione dell’italiana e dei due spagnoli, notizia che dicono essere stata appresa da «una fonte vicina ai mediatori coinvolti nella vicenda». Continua pertanto la speculazione sul rapimento della Urru, per cui nella giornata di ieri sono stati lasciati milioni di commenti di gioia sui vari social network per la sua presunta liberazione, ancora non ufficializzata tuttavia dalla Farnesina.
Chiara Cavaterra