ROMA, 28 Febbraio – Ieri è stato attaccata a sede del quotidiano Libero. Petardi e fumogeni e scritte minacciose. Tanto rumore ma pochi danni. L’attacco era nell’aria. Già dalla partenza in piazza San Babila, il fronte dei No Tav sceso in strada a Milano, è apparso nervoso. Una tensione visibile dai primi metri, quando il corteo hanno intimato a fotografi e “sconosciuti” con ad un giornalista del quotidiano libero ha urlato: “Ve l’ho detto con le buone, non fatemi passare alle cattive maniere”. Il corteo è poi proseguito fino a piazza Oberdan dove gli autonomi si sono seduti per terra bloccando il traffico mandando di fatto in crisi l’intera viabilità cittadina. Poi verso le 20.30 la notizia che le condizioni del “compagno” Luca stavano migliorando: gran applauso e tutti a mangiare la pizza.
ll cdr di Libero e l’Associazione lombarda dei giornalisti ”condannano l’aggressione dei manifestanti no Tav alla redazione milanese del giornale diretto da Maurizio Belpietro”. ”Un gruppo di manifestanti – si legge in una nota del cdr – intorno alle 20, si è staccato dal corteo partito da piazza San Babila ed ha iniziato a bersagliare con petardi e fumogeni la sede di viale Majno. Nel corso dell’attacco è stata danneggiata una telecamera e il citofono del palazzo ed è stato imbrattato il portone con la scritta “Giornalisti terroristi””. “L’intimidazione nei confronti della stampa è il primo segnale di una minaccia alla democrazia e alla libertà dell’informazione”, ha dichiarato il presidente dell’Alg Giovanni Negri, esprimendo la solidarietà del sindacato lombardo ai colleghi di Libero.
Valentina Ferrari
Fonte Immagine: liberoquotidiano.it