ROMA, 27 Febbraio – Ancora due casi segnano il periodo nero della crisi economica, uno a Sanremo e l’altro a Firenze. Liguria e Toscana protagoniste delle ultime tragedie suicide: un elettricista di Sanremo di 47 anni si è suicidato sparandosi un colpo secco alla tempia. Dopo aver cenato con la sua compagna, è sceso in cantina e l’ha fatta finita con la sua Smith and Wesson calibro 28. L’uomo già da tempo era caduto in depressione, dopo il licenziamento presso la ditta di cui era dipendente da diversi anni.
Anche in Toscana si ripete. Questa volta ad ammazzarsi è stato un imprenditore di 64 anni, residente in un comune vicino Firenze. L’uomo si è impiccato all’interno del capannone della sua azienda. Il cadavere è stato trovato dai suoi familiari nella mattinata del 26 febbraio. All’origine del gesto estremo c’erano le preoccupazioni per la crisi economica che avevano sopraffatto la sua azienda, l’uomo ne faceva riferimento in un biglietto lasciato prima di impiccarsi.
Un episodio analogo era accaduto in Sicilia a Paternò. Un altro imprenditore, aveva messo fine alle sue pene impiccandosi in un deposito di proprietà della ditta della quale era titolare, a causa dei debiti fatti per andare avanti. L’uomo era sposato ed aveva due figli. Nonostante il Governo abbia varato un pacchetto di misure a sostegno delle aziende e famiglie e quindi rassicurato sul rallentamento della recessione in Europa e nel mondo, la lista di quelle persone che decidono di farla finita non si dimezza, anzi continua a lievitare.
Valeria Racano