L’AQUILA, 24 Febbraio – Francesco Tuccia, militare 21enne originario della provincia di Avellino e volontario del 33/mo reggimento Artiglieria Acqui, è stato arrestato con le accuse di tentato omicidio e violenza sessuale nei confronti di una giovane studentessa dell’Università dell’Aquila. I tragici fatti si sono consumati nella notte tra l’11 e il 12 febbraio scorsi in una discoteca vicino il capoluogo abruzzese. Il giovane è stato arrestato ieri pomeriggio nella caserma Campomizzi dell’Aquila: l’ordine di arresto è scattato non appena sono stati resi noti i risultati degli esami eseguiti dai Ris di Roma. I Ris hanno infatti analizzato le tracce di sangue trovate sulla camicia, sul bracciale e sulla mano del militare e hanno scoperto che tali tracce corrispondevano con il sangue della studentessa.
L’arresto conferma tutti i sospetti che da subito erano caduti su Tuccia. La notte dello stupro, infatti, il gestore della discoteca “Guernica” di Pizzoli (AQ), aveva soccorso la ragazza, originaria del Lazio, trovata svenuta e con gravi ferite alla zona genitale. Immediatamente, con l’aiuto dei buttafuori, l’uomo ha fermato Tuccia che si stava allontanando con altri due commilitoni in macchina. Tuccia aveva evidenti tracce di sangue sulla camicia. In un primo momento, il militare avrebbe negato qualsiasi accusa, successivamente ha ammesso l’atto sessuale, definendolo consenziente. Ma la posizione del giovane risultava fortemente in bilico, sia per alcune contraddizioni nel racconto, sia per le ferite trovate sul corpo della ragazza.
Gli inquirenti, per le ferite profonde riportate dalla giovane, in stato di choc per molti giorni, hanno ipotizzato il tentativo di praticare una violenza “estrema”, attraverso l’uso di più oggetti che ancora non sono stati rinvenuti dagli investigatori. Per questo Tuccia è stato accusato non solo di violenza sessuale, ma anche di tentato omicidio. I tre ragazzi che erano con Tuccia, due commilitoni e una ragazza, sono invece risultati completamente estranei ai fatti. Nel frattempo i vertici del 33/mo Reggimento Artigleria Acqui hanno attivato le procedure per salvaguardare l’immagine dell’Esercito e, molto probabilmente, si muoveranno per sospendere dall’incarico il giovane.
Augusto D’Amante