CASSANO MAGNANO (VA), 23 Febbraio – “Non mi arrendo, perché il mio dovere di mamma è quello di far venire a galla quello che è realmente successo”. Parole di Flaviana Cassetta, madre di Doriano Molla, ritrovato morto dodici anni fa nella Valle del Boia, un bosco di Cavaria in provincia di Varese. La donna si è tolta la vita martedì sera nella sua abitazione di Cassano Magnano, nel Varese, strangolandosi con una corda stretta intorno al collo, appesa ad una delle finestre di casa sua in via Roma.
La vittima non si era mai rassegnata alla morte del figlio, ed in particolare che si trattasse di un suicidio. Per la signora Cassetta, il corpo del figlio Doriano Molla, trovato appeso a un albero, era stata opera di un rito delle Bestie di Satana. Una morte misteriosa avvenuta nel 2000 e che continuava a tormentare la donna, che ancora oggi rimaneva della stessa idea. La Procura di Busto Arsizio aprì un’indagine sulla morte di Doriano Molla nel luglio del 2006, finalizzata a chiarire quali fossero state le cause della morte del ragazzo, senza purtroppo, senza riscontrare nessun elemento che riconducesse alle Bestie di Satana.
La donna ha lottato perché venissero riaperte le indagini sulla morte del figlio, chiuse in definitiva dal gip del tribunale di Busto Arsizio, secondo il quale quello di Doriano Molla era stato un suicidio. Più volte la donna si era opposta all’archiviazione del caso, convinta fermamente che la tragica fine del figlio, appartenesse a gesti esoterici e disumani delle Bestie di Satana. L’ultimo appello della donna risale a due anni fa, quando ribadì ancora una volta la sua convinzione a riguardo. Le indagini andate avanti, hanno escluso il coinvolgimento delle Bestie di Satana, giungendo all’archiviazione del caso.
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Valeria Racano