Napoli: operazione anti-camorra, sequestrati 250 milioni di euro

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NAPOLI, 22 Febbraio – La direzione distrettuale antimafia di Napoli riferisce in una nota che, oggi, agenti della Guardia di Finanza hanno arrestato 14 persone nell’ambito dell’inchiesta denominata “Domitia”. Le indagini hanno portato alla luce dei veri e propri accordi fra le organizzazioni criminali camorristiche ed imprenditori compiacenti, finalizzati all’arricchimento e alla conservazione dei medesimi clan.

L’inchiesta, condotta tra le province di Napoli, Caserta e Cosenza, ha portato al sequestro di beni per un valore di 250 milioni di euro. Fanno parte di questa cifra, un complesso turistico, oltre 300 abitazioni, terreni, stabilimenti balneari e ben 200 conti bancari più 15 società o quote societarie. Secondo gli investigatori, i beni sono riconducibili ai vari clan camorristici campani, tra cui i Casalesi, i Nuvoletta e i Polverino.

Il fulcro dell’inchiesta è il “Domitia Village”, al Lago Patria, un complesso turistico con lido balneare e maneggio; qui è infatti evidente la concretizzazione del patto tra clan dei Casalesi e imprenditori del Casertano, realizzato anche grazie alla compiacenza di funzionari della Pubblica amministrazione e ambienti della politica locale. Fra le persone arrestate, risulta esserci anche Raffaele Giuliani, già accusato nel 2004 di essere organico al clan e condannato con sentenza passata in giudicato, che però continuava a gestire le attività edili per conto della camorra nel territorio di Castelvolturno e Casaluce ottenendo da funzionari pubblici concessioni illegittime.

Luca Martano

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