CAGLIARI, 21 Febbraio – Sono passati centoventi giorni e nessuna notizia di Rossella Urru, cooperante sequestrata in Algeria. E intanto il web si sta mobilitando, lanciando appelli continui, comunicati e dichiarazioni: “Non dimentichiamola, qualcuno si attivi per la sua liberazione”. Le uniche notizie riguardanti la Urru risalgono a dicembre 2011, quando un gruppo dissidente dell’Aqmi ha rivendicato il rapimento in Algeria. Anche dal palco dell’Ariston parte un appello per Rossella, da parte di Geppy Gucciari. Dalla Farnesina ribadiscono il proseguimento dei lavori di ricerca, e consigliano di mantenere il riserbo per tutelare l’incolumità degli ostaggi.
Il Presidente della Repubblica Napolitano, durante la sua visita in Sardegna, è andato a trovare i genitori della cooperante 29 enne Graziano e Marisa. Un incontro durato abbastanza, in cui il Presidente riferiva loro delle buone condizioni della figlia. La Urru è stata rapita insieme ad altri due colleghi spagnoli Ainoha Fernandez de Rincon ed Enric Gonyalons e purtroppo dopo il video di dicembre, non c’è stata più alcuna comunicazione. Rossella ormai da due anni, si occupava della coordinazione di un progetto finanziato dalla comunità europea nel campo profughi Saharawi Di Rabouni in terra algerina, preoccupandosi dei rifornimenti alimentari e della loro distribuzione, prestando attenzione alle necessità di donne e bambini. Tramite twitter, il ministro degli Esteri Giulio Terzi, ha informato che l’Unità di crisi è impegnata per la liberazione di Rossella Urru, sottolineando quanto sia importante il riserbo delle notizie per garantire l’esito positivo della vicenda.
Valeria Racano