Addio a Renato Dulbecco: pionere della genetica mondiale

Home»Italia»Cronaca»Addio a Renato Dulbecco: pionere della genetica mondiale

ROMA, 21 Febbraio – Il premio Nobel italiano per la medicina, si è spento all’età di 97 anni. Renato Dulbecco, padre del progetto Genoma umano, divenuto nel 1975 Premio Nobel per la Medicina per le sue scoperte riguardanti le interazioni tra i virus tumorali e il materiale genetico della cellula. Nato a Catanzaro il 22 febbraio 1914, viene ricordato dal grande pubblico anche per aver indossato i panni di presentatore al festival di Sanremo nel 1999, affiancando Fabio Fazio e Laetitia Casta. Il padre era un uomo impegnato nel Genio Civile, e fin da bambino si ritrovò a girare il Paese passando da Cuneo a Torino dove ultimò i suoi studi universitari alla facoltà di medicina dell’Università di Torino, laureandosi a soli 22 anni.

Fu decisivo per lo scienziato, l’incontro con Salvador Luria, che a quel tempo si occupava di virus che infettavano i batteri utilizzando come Dulbecco le radiazioni. Luria offrì a Dulbecco la possibilità di lavorare nel suo laboratorio a Bloomington (Indiana), e nel 1949, il padre delle genetica moderna, Max Delbruck, gli presentò un’offerta di lavoro al California Institute of Technology di Pasadena, uno tra i più importanti laboratori scientifici del mondo. Nel 1955 Dulbecco riuscì ad identificare un mutante del virus della poliomelite, e questo interesse nei riguardi dei virus si fece sempre più specifico sfociando in uno studio nuovo: i virus che rendono le cellule cancerose, capaci di moltiplicarsi incessantemente.

L’inedita scoperta riguardava l’individuazione di una sostanza chiamata antigene T(tumorale), assente nelle cellule sane dell’organismo, ma presente sia in quelle infettate che uccise dal virus. Una scoperta che gli garantì il premio più ambito, il Nobel. Dal 1986 è stato attivamente impegnato nel Progetto Genoma, teoricamente conclusosi nel 2003 e di cui è stato uno dei maggiori promotori. “Ha vissuto una vita lunga e piena di successi e di soddisfazioni, da persona libera, di quella libertà mentale che è fondamentale per chi fa ricerca, una persona speciale, dolce di modi, dal sorriso magnifico e sempre disponibile con tutti”. Fabio Fazio oggi lo ricorda cosi.

Valeria Racano

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.