MILANO, 20 Febbraio – Svaligiata la casa milanese di Lapo Elkann. I ladri sono riusciti a penetrare nel loft all’interno di un condominio in corso di Porta Ticinese dove l’imprenditore risiede quando si trova a Milano. A chiamare il 113 è stato il domestico, un ecuadoriano di 32 anni, svegliato dal centro di sicurezza della Fiat, che intorno all’una e mezzo ha ricevuto la segnalazione dell’attivazione dell’impianto-allarme della casa. Una volta giunto sul posto l’uomo, però, non è stato in grado di quantificare i valori asportati, dato che il padrone – in quel momento – si trovava all’estero e non era rintracciabile.
In attesa della denuncia formale di furto, la polizia acquisirà i filmati delle telecamere presenti nel palazzo. Una volta arrivati all’ingresso del palazzo, in via Vetere (ma in realtà l’abitazione si affaccia su corso di Porta Ticinese), i poliziotti hanno trovato segni di effrazione sul portone: pochi metri dopo, nel cortile interno, si trova il loft di Elkann. La porta era aperta, le luci accese me era solo una la stanza a soqquadro: quella degli ospiti, ubicata su un soppalco. Una cassettiera era aperta, ma erano pochi altri i segni del passaggio dei ladri, forse entrati per derubare una casa che non sapevano neanche di chi fosse.
Via Vetere è un cul de sac (termina in un giardino, frequentato da spacciatori) della movida milanese tra le più frequentate e folkloristiche, anche se degradato. Già nel 2010 i cittadini avevano fatto una petizione per chiedere più sicurezza e pulizia. Tra i firmatari figurava anche Lapo Elkann, che allora si era da poco tempo trasferito nel quartiere e che considerava la zona “davvero viva, autentica, con un altissimo potenziale creativo”: le ultime parole famose.
Costanza Ferruzzi