Economia nel baratro e forte stretta creditizia: aumenta la responsabilità delle banch

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ROMA, 20 Febbraio – L’economia italiana cadrà nuovamente nel baratro a causa della stretta creditizia. Questo è quanto affermato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che prevede una flessione dell’attività produttiva e una caduta del Pil dell’ 1,5%, vanificando quindi i successi ottenuti per il riequilibrio dei conti pubblici.

Ma lo stesso Ignazio Visco, nel suo primo intervento pubblico a Parma di fronte agli operatori finanziari di Assiom Forex, ha affermato che l’Italia deve guardare avanti, mettendo in atto tutte le condizioni necessarie per poter pensare con ottimismo al futuro. Infatti la Bancad’Italia spiega quanto sia cruciale il ruolo delle altre banche in questo momento: con la caduta sui mercati dei rendimenti dei titoli del Tesoro, il Paese è fuori pericolo e la finanza pubblica «è comunque su un sentiero sostenibile». Infatti la Zona euro si sta risaldando proprio grazie all’operazione con cui la Banca centrale europea ha rifinanziato le banche, nelle cifre da loro desiderate, per tre anni al tasso dell’1%: misura necessaria per fronteggiare il cattivo funzionamento dei mercati secondola Bce ela Banca d’Italia, che si oppongono alle critiche che l’operazione ha suscitato tra gli estremisti e i populisti in merito a questo tipo di prestiti.

Ora ricade dunque sui banchieri una grande responsabilità, sottolineata dallo stesso Visco, che ripone in loro grande fiducia: si dovrà cercare il modo migliore di utilizzare questo vantaggio dato da denaro a buon mercato nell’interesse di tutti e del sistema produttivo. Si ribadisce pertanto la necessaria prudenza nella concessione dei prestiti, dal momento che con la recessione aumenta anche il rischio di non riavere i soldi indietro.

Chiara Cavaterra

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